Le ciliegie amarasche sono scomparse in pochi giorni sotto i colpi della pioggia e della grandine… Ma quante susine ci sono quest’anno!
Vengono i sensi di colpa a vederle cadere a terra e marcire… Così, via, ci riprovo.
Faccio la marmellata!!!
Prima provo con le susine rosse
più grosse, ma quest’anno, a causa del tempo, molto acquose, poi con quelle gialle più piccole e polpose.

Ho spezzettato le susine eliminando il nocciolo.
Le ho messe in un contenitore con lo zucchero (circa 6/7 etti per ogni chilo di susine pulite. Se ne può mettere anche meno ma io preferisco non farla troppo dietetica 🙂 ).
Ho aggiunto il succo di un limone.
Le ho poste in frigo per una notte.
La mattina successiva le ho travasate in una pentola è messe sul fuoco.
Ho iniziato con una fiamma abbastanza vivace in quanto lo zucchero era già sciolto e avevano prodotto un bel po’ di liquido, le ho girate spesso; quando il composto è risultato più asciutto ho abbassato la fiamma e ho continuato la cottura a calore più dolce, mescolando spesso finché la confettura non ha raggiunto la giusta consistenza.
Ho fatto intiepidire la marmellata, l’ho messa nei vasetti ben puliti, l’ho chiusa e messa a sterilizzare in una pentola piena d’acqua portata ad ebollizione per circa venti minuti. Ho lasciato freddare ed aspettato il fatidico “tic” che indica l’avvenuto sottovuoto.

Quando si mettono a sterilizzare i vasetti nella solita pentola è sempre meglio frapporre fra loro un canovaccio per evitare che urtandosi durante il bollore possano rompersi.
Ho preparato i primi due vasetti nel modo indicato, mentre nei due successivi ho aggiunto una piccola mela ricca di pectina, ho usato le susine gialle.

Nei due vasetti fatti dopo, invece, ho messo la cannella, tanto per variare il sapore del composto, che ho tolto prima di farne una vera marmellata dandogli una veloce passata con il frullatore ad immersione.
