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IL berlingozzo di Gavinana
4 etti di farina
Si montano 3 uova intere con 2 etti di zucchero;
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Necci di farina di grano
di nonna Corinna
Ingredienti
Farina di frumento
acqua e latte
a piacere: rigatino o formaggi pecorini freschi
Come si fa
Si “spenge” la farina in acqua e latte, fino ad avere una consistenza nè troppo liquida nè troppo dura, insomma deve stare sui testi con i quali si fanno i necci.
Si procede come se facessimo un neccio di farina di castagna: si mette la crema su un testo e poi si schiaccia con l’altro, dopo aver unto i testi con l’olio (aiutandosi con una patata tagliata a metà).
Quando è ben cotto e caldo si mette il rigatino o il formaggio e si arrotola.
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Pasta al baccalà/2
Ingredienti per una persona
pasta tipo calamarata, 90 g
150 g di baccalà ammollato
un pezzo di porro
3-4 pomodorini tipo ciliegino
prezzemolo
vino bianco
olio extravergine d’oliva
a piacere, un goccio di latte
Tagliare a rondelle il porro e metterlo in padella con l’olio, cuocere a fuoco basso così che si ammorbidisca ma non soffrigga.
Tagliare il baccalà a pezzetti e aggiungerlo al porro, far arrostire leggermente e poi sfumare con il vino. Coprire.
Buttare la pasta.
Unire i pomodori e il prezzemolo al baccalà.
Quasi a fine cottura, se piace, e si vuole il sugo più “pastoso”, aggiungere un po’ di latte.
Scolare la pasta e unirla al sugo.
Peperoni piccoli ripieni
Con gli ingredienti classici per i ripieni utilizzati dalle donne della mia famiglia di possono fare molte verdure al forno.
Carne macinata, manzo e/o maiale; formaggio grana; un uovo; bietola lessata; ricotta o mollica di pane bagnata nel latte; sale.
Peperoni (da qualche tempo per farli ripieni utilizzo quelli piccoli che cuociono bene e più velocemente).
Mischiare tutti insieme gli ingredienti e riempire i peperoni.
Condire con un filo d’olio e mettere in forno a 180′, finché i peperoni non risultino ben cotti.
Vitella ai sette sapori
È una ricetta a base di carne della mia infanzia. Andava per la maggiore perché era servita sulla tavola della Pensione Rosa, un piccolo albergo del mio paese dove, chi poteva, veniva a villeggiare in montagna dalle città vicine, soprattutto da Firenze. Negli anni cinquanta e sessanta arrivavano con le valigie in pullman o in taxi e rimanevano quassù anche un mese. Davvero altri tempi!
Ingredienti
Un girello di vitella (circa 1 kg)
una cipolla
due spicchi d’aglio
due/tre acciughe sotto sale
capperi
un cucchiaio d’aceto
burro
latte
Legare il girello, affinché tenga la forma, e metterlo dentro un tegame con tutti gli altri ingredienti.
Lasciar cuocere per un paio d’ore.
Togliere la carne, lasciarla freddare e poi tagliarla a fette sottili.
Frullare il sugo della pentola.
Mettere la carne a strati, bagnati dal sughetto, nel piatto di portata.
Condimento con stracchino e rucola/2
Dopo aver provato il sughetto di Dani, mi son detta: “Il prosciutto cotto sta bene con lo stracchino, perchè non provare ad aggiungerlo per attenuare un po’ il sapore forte della rucola?”
E così ho fatto!
Ho bisogno:
del solito stracchino, circa due etti; della rucola (un mazzetto); di una fetta di prosciutto cotto e di un po’ di latte; olio extra vergine d’oliva; sale… Ah, due etti di pasta corta, io ho utilizzato le caserecce!
Come procedo
Unisco in una terrina lo stracchino, la rucola, il latte e il sale.
Taglio a pezzettini il prosciutto cotto e lo salto in padella con un po’ d’olio per renderlo leggermente croccante.
Metto il contenuto della terrina nella padella, mischio bene gli ingredienti.
Quando la pasta è cotta e scolata la unisco nella padella al sugo e la giro bene a fuoco basso finchè il composto risulta bello corposo!
Il risultato è un sugo più delicato del precedente.
Il “Berlingozzo” della Montagna Pistoiese
Questo è uno di quei dolci che ti fanno ricordare l’infanzia, quando le mamme e le zie ti chiamavano per la merenda.
E’ un dolce semplicissimo con ingredienti essenziali, che un tempo, quando si cucinava molto, erano sempre in casa: uova, zucchero, farina, burro (negli ultimi anni ho sentito che il burro, per ragioni dietetiche, viene sostituito sempre più spesso da un bicchiere d’olio extra vergine d’oliva), latte, lievito, limone, sale.
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Rompere tre uova in una terrina e montarle con due etti e mezzo di zucchero.
Quando il composto è ben gonfio, unire la scorza di un limone,
un etto di burro ammorbidito e quattro etti di farina.
Sciogliere il lievito in un po’ di latte e aggiungerlo al composto, mettere un pizzico di sale. Lavorare il composto e, se l’impasto è tropo duro, aggiungere ancora latte (complessivamente dovrebbe essere circa un bicchiere).
Imburrare (o oleare) e infarinare una tortiera con il buco e travasarci il composto.
Infornare per 45 minuti circa in forno preriscaldato a 180 gradi.
Se si guarda bene il nostro Berlingozzo assomiglia molto ad un ciambellone, dolce fatto in ogni parte d’Italia… Ma questa è ricetta montana… 🙂 Mah, tutto il mondo è paese!
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